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Fiume Tarso (Kydnos-Berdan), cascata e tombe romane

Fiume Tarso (Kydnos-Berdan), cascata e tombe romane

Il fiume Tarso, che nel periodo antico era chiamato Kydnos, fu successivamente chiamato Berdan, che significa acqua fredda. Il fiume Berdan, che svolge un ruolo importante nell'emergere del delta della Çukurova con l'alluvione che trasporta, è costituito da corsi d'acqua che provengono dalle pendici sud-orientali del Taurus centrale (Monti Bolkar). Il fiume, con una lunghezza totale di 142 km, attinge ampie sorgenti nella pianura di Tarso prima di sfociare nel Mediterraneo ed è stato efficace nella preferenza di Tarso come centro di insediamento nel processo storico. Mentre l'alveo fu modificato dall'imperatore bizantino Giustiniano (527-565 d.C.), in realtà fu utilizzato fino alla fine del periodo romano e si trasformò in un'ampia e alta cascata nell'area della necropoli. In seguito a questo lavoro svolto per proteggere la città dalle alluvioni, l'acqua che sgorga dalle scogliere di conglomerato a una quota di circa 10 metri raggiunge il suo flusso più intenso soprattutto in inverno e in primavera con lo scioglimento della neve, trasformandosi in un suggestivo bellezze naturali 4 km a nord della città. Oggi, la cascata e i suoi dintorni, con la sua impressionante estetica visiva e le tombe romane che contiene, sono uno dei luoghi in cui i turisti locali e stranieri mostrano interesse. Il suo laghetto e la sua cascata, che si dilatano con il suo flusso ascendente in primavera, creano una magnifica vista con il tramonto e sono tra i luoghi preferiti dagli amanti della natura e dei safari fotografici.

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